Testo e foto di Gennaro Fiorentino

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E’ successo proprio la scorsa primavera 2013 o giù di lì. Ero intento a sfogliare uno dei mensili tematici ferroviari, di cui ormai da decenni mi nutro, quando nella sezione modellistica ho trovato la descrizione di un plastico che era davvero un gioiellino. La sua ambientazione era l’Austria, una delle numerose e boscose valli di cui è ricca. Si esponeva un tratto di una ferrovia a vapore con una buffa locomotiva e nondimeno, delle sue buffe carrozze. Incominciai ad elogiare nella mia mente il fantasioso e geniale realizzatore quando, verso la fine dell’articolo, in un box, veniva raccontata la storia di quella ferrovia nella realtà. Sì, perché esisteva davvero e funzionava ancora, sia pure a fini turistici ed in determinate occasioni. Dissi a me stesso che poteva valere la pena farci un salto; tutto sommato l’Austria non è lontana (o forse lo è Napoli dal confine).

Il mio proponimento fu pienamente realizzato nella scorsa estate. Quanto segue è la breve cronaca di quella passeggiata domenicale che mi ha fatto conoscere di persona questa graziosa ferrovia ormai solamente turistica. Prima, però, di descrivere l’emozionante escursione, è opportuno qualche cenno storico.

La ferrovia di cui parliamo parte dalla città di Steyr che è bagnata dal fiume omonimo e ne percorre la valle (Tal in tedesco). Essa nacque oltre un secolo fa con il singolare scartamento di 760 mm, piuttosto originale per noi italiani. Fu lo stesso imperatore Francesco Giuseppe a volerne la realizzazione sotto la direzione tecnica dell’ingegnere Josef Ritter von Wenusc. Il progetto fu realizzato in quattro tappe di cui la prima (Garsten-Pergen-Gurnburg) aperta già il 20 agosto 1889. Seguirono via via gli altri segmenti fino a farne una piccola ma efficiente rete che arrivava, con uno sviluppo di una cinquantina di chilometri, fino alla località termale di Bad Hall.

Con ciò raggiunse la pienezza della sua operatività sia per il movimento locale di passeggeri (e nondimeno di turisti diretti alle terme) che merci; anche grazie ai numerosi raccordi diretti agli opifici di cui era disseminata la laboriosa valle. Purtroppo, storia già letta altrove, negli anni ’30 del ‘900 lo sviluppo dei veicoli individuali, accompagnato dal miglioramento della viabilità, portò alla chiusura per segmenti delle varie tratte.

Le vicende della ferrovia, intanto passata alle ferrovie dello Stato sin dal 1940, si trascinarono in una lenta agonia sin alla fine degli anni ’60 del secolo passato quando se ne prospettava la chiusura definitiva. Per fortuna un forte movimento di pensiero e di opinione portò, tra gli anni 1976 e 1982, alla costituzione con trentamila adesioni dell’Associazione per il salvataggio del trenino a scartamento 760 mm. L’associazione fu denominata OGEG (Osterreische Gesselschaft Eisenbahn-geschichte) e sin dal 1984 si fece promotrice del ripristino almeno della tratta tra Steyr-localbahnof e Grunburg. Si deve all’uopo ricordare l’opera del compianto primo Presidente dottor Nekolny.

Oggi la benefica associazione è titolare di diverse locotender della classe 498, un locomotore diesel da manovra e tantissime carrozze anche a giardiniera. Molte stazioni, che si trovano lungo il tracciato degli attuali circa 20 chilometri, ospitano vetusto materiale rotabile per passeggeri e merci. La sua vista lascia in verità poche speranze di un restauro in un prossimo futuro, immaginando i costi e l’impegno che una siffatta operazione comporterebbe. Anche se si deve riconoscere all’OGEG un’attività dinamica ed entusiasta. Secondo il calendario predisposto e reso noto sul sito dell’Associazione, le partenze sono effettuate nei weekend da Maggio ad Ottobre. La graziosa stazioncina, anche se in centro cittadino, è in posizione un po’ nascosta, quasi defilata rispetto alla città.

Il grazioso edificio della stazione di Steyr mentre si allestisce il convoglio.

In stazione si acquista il biglietto di costo contenuto. Si prende quindi posto dove fa piacere. Il convoglio tipo consta della locomotiva, di diverse vetture chiuse (Foto 3), una carrozza giardiniera (Foto 4), una carrozza con i colori dei WL (Foto 5) che ospita la buvette, un carro merci per il trasporto delle bici (Foto 6). Queste vetture sono riprodotte dalla nota casa modellistica LGB in scala G.

La vegliarda locotender 498-04.

   

Una vettura chiusa  e la carrozza giardiniera richiestissima nelle giornate calde.

   

La vezzosa e presuntuosa vettura buffet ed il vagone per il trasporto bici.

Amena e bucolica visione dal treno di un panorama fluviale.

La passeggiata è piacevole tra il verde e lungo la riva del fiume che si attraversa in località Waldneurchirken con un ponte in ferro a campata unica di 80 metri. 

Alla meta ci attende il grazioso paesino di Grunburg che in verità non offre molte distrazioni per occupare le circa due ore della sosta. Tuttavia, dopo un giretto in centro e un veloce snack, il tempo può essere occupato in maniera piacevole seguendo le manovre della locotender che ci riporterà indietro e le operazioni per il carico di acqua e di carbone. Insomma davvero una piacevole passeggiata tra la natura incontaminata di questo angolo di Austria e l’emozionante sbuffare della gagliarda locomotiva.

S’imbocca il ponte in ferro sul fiume Steyr.

Operazione di carico carbone. I passeggeri sono tenuti lontani per le norme antinfortunistiche.

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